Sulle strade del silenzio by Giorgio Boatti

Sulle strade del silenzio by Giorgio Boatti

autore:Giorgio Boatti [Boatti, Giorgio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-06-08T12:00:00+00:00


La voce del coro

È stato dunque camminando sotto i cipressi del viale di Monte Oliveto, giusto in compagnia dei monaci che non c’erano più, che ho sentito all’improvviso in modo lancinante il contrasto tra quel mio stare lì e la primavera.

In quella serata di maggio la primavera diceva in ogni modo che era arrivata. Era lì col suo tepore che riscaldava l’aria e la riempiva dei sentori della macchia mediterranea, del fieno, delle piante coi frutti prossimi a maturare. Il sole ci voleva pensare bene prima di scendere dietro la collina e aveva illuminato, oltre al campanile né gotico né romano, anche la statua imponente di Bernardo Tolomei. Un monumento che stava sotto la finestra della mia camera e che mi faceva sentire freddo nella ossa ogni volta che ci buttavo lo sguardo.

Proprio questa stessa sensazione, l’avvertire un freddo che non c’era, prodotto solo dalla mia testa, dai miei pensieri e dalle mie paure, eppure in grado di arrestare il tepore di quella primavera che stava accarezzandomi mentre bussava alla porta della sera, mi ha fatto ricordare la pagina di Etty. Quella che ho poi postato su Facebook sotto il titolo “L’istante più prossimo”. Scriveva Etty Hillesum:

Una volta m’immaginavo un futuro caotico – perché mi rifiutavo di vivere l’istante più prossimo. Ero come un bambino molto viziato, volevo che tutto mi fosse regalato. A volte avevo la certezza – peraltro molto vaga – che in futuro sarei potuta diventare “qualcuno” e avrei realizzato qualcosa di “straordinario”, altre volte mi ripigliava quella paura confusa che “sarei andata in malora lo stesso”. Comincio a capire perché: mi rifiutavo di adempiere ai compiti che avevo sotto gli occhi, mi rifiutavo di salire verso quel futuro di gradino in gradino.

E ora, ora che ogni minuto è pieno, pieno sino all’orlo di vita e di esperienza, di lotta e vittorie e cadute, ma subito dopo di nuovo lotta e talvolta pace, ora non penso più a quel futuro, in altre parole mi è indifferente se riuscirò a produrre qualcosa di straordinario oppure no perché sono certa che ne verrà fuori qualcosa.

Una volta vivevo sempre come in una fase preparatoria, avevo la sensazione che ogni cosa che facevo non fosse ancora quella “vera” ma una preparazione a qualcosa di diverso, di grande, di vero, appunto. Ora questo sentimento è cessato. Io vivo, vivo pienamente e la vita vale la pena di viverla ora, ora, oggi, in questo momento; e se sapessi di dover morire domani direi: mi dispiace molto, ma così com’è stato, è stato un bene.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.